Con Pauline Jones di Dublino (Irlanda) c'è stata una storia che non sorprende affatto. Durante l'infanzia, è stata adottata da sua madre adottiva. Qualcuno ha gettato il bambino nell'orfanotrofio in una scatola da scarpe. Era fortunata, c'era una che desiderava diventare sua madre. Ma per tutta la vita, Pauline si chiese chi l'aveva aiutata a nascere. E dopo molti anni di ricerche, a 73 anni, è stata in grado di ricongiungersi con sua madre biologica, che aveva già 94 anni.
Decisione difficile
Più di 70 anni dopo l'adozione, Pauline decise di scoprire chi fosse sua madre biologica. Sebbene non sperasse in un risultato positivo, la sua età è già vecchia. Per tutta la vita, non ha osato fare un test del DNA e iniziare a rintracciare il suo albero genealogico, poiché aveva paura di ferire sua madre adottiva. Ma recentemente il figlio e il nipote di Pauline erano seriamente interessati a compilare alberi genealogici. E finalmente ha deciso, perché non poteva dire loro nulla dei loro parenti di sangue, possibili malattie genetiche, ecc.
Incontro gioioso
E così è successo. Dopo una lunga ricerca, Pauline incontrò sua madre biologica, che era in una casa di cura a Dublino. Sfortunatamente, l'età avanzata (94 anni) e la demenza senile progressiva non hanno permesso a Kathleen di riconoscere subito sua figlia. Non capiva nemmeno che di fronte a lei c'era quella bambina che una volta era stata costretta ad abbandonare. Ma accadde un miracolo: dopo la terza visita, Kathleen si rese conto che Pauline era sua figlia e ne parlò persino all'infermiera.
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Alcune domande sono rimaste senza risposta. Kathleen non ricorda perché abbia lasciato sua figlia una volta in una scatola da scarpe sotto la porta dell'orfanotrofio, chi fosse suo padre e quale tormento di coscienza avesse vissuto per tutta la vita per la sua recitazione. Ma è importante per Pauline che ha semplicemente trovato quello che le ha dato alla luce, e può parlarle, tenerle la mano e godersi il tempo che il destino ha dato loro.
