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Nella città italiana di Ivrea, i residenti godono ogni anno della battaglia delle arance: una vacanza attraverso gli occhi del fotografo

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Nella città italiana di Ivrea, i residenti godono ogni anno della battaglia delle arance: una vacanza attraverso gli occhi del fotografo
Nella città italiana di Ivrea, i residenti godono ogni anno della battaglia delle arance: una vacanza attraverso gli occhi del fotografo
Anonim

Una volta all'anno, alla vigilia di Maslenitsa, i residenti della vecchia città medievale di Ivrea in Italia si riuniscono nella piazza principale per lanciarsi le arance.

Mentre la città si prepara a festeggiare di nuovo, guardiamo il lavoro del fotografo Andrea Capello, che ha documentato l'evento l'anno scorso.

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L'origine della cosiddetta battaglia per le arance risale al Medioevo e si dice che segna il giorno in cui gli abitanti della città furono liberati dalla dura regola del malvagio duca.

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Da dove viene il numero di arance?

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Soprattutto per questa battaglia, ogni anno vengono portate 500 tonnellate di arance dalla Sicilia. Questa è una necessità, perché in questo modo gli italiani possono continuare la tradizione storica. Questo è un evento piuttosto interessante, se osservato di lato. I residenti difendono la loro città, lanciando avversari su carrelli.

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Il corso della vacanza

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La celebrazione principale si basa sulla battaglia di arance conosciuta localmente, alla quale partecipano più di mille cittadini, divisa in 9 squadre di combattimento. Tengono una battaglia arancione su larga scala, gettandosi a vicenda con agrumi nei tradizionali giorni di carnevale: domenica, lunedì e martedì.

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Tradizionalmente, il carnevale cade a febbraio (a volte prima, a marzo): termina la notte di Shrovetide martedì. Tradizionalmente, al termine di una marcia silenziosa, che è un segnale per chiudere il carnevale, il "generale" fa un discorso d'addio, rivolgendosi a tutti i partecipanti alla battaglia con la classica frase arvedse a giobia a 'n bot, tradotta come "vedremo giovedì a quell'ora".

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